Shh, è Settembre.
Inizio del mese che scrive il primo capitolo del nostro capodanno in anticipo, perché quelli che pensano sia gennaio il mese del cambiamento si sbagliano, è questo; così, come con l’uva per la vendemmia, ci si aspetta di raccogliere i frutti del proprio seminato: è tempo di bilanci (le bilance invece è meglio nasconderle sotto il letto dopo le ferie, soprattutto se si torna dalla terra della granita e degli arancini, come nel mio caso, la mia amata Itaca siciliana).
I vicini che traslocano, le metro piene, la malinconia di un’estate dal profumo di ”per sempre”. Ma come direbbe qualche filosofo che preferisce schivarlo, il per sempre non esiste. E adesso?
Adesso si ricomincia, o per certi aspetti si comincia ex novo, perché sì, settembre è il mese dei nuovi inizi e dei cambiamenti: l’armadio, la casa, il lavoro, i sentimenti. Tante aspettative e liste di buoni propositi lunghe quanto quelle della spesa post vacanze di chi, come me, ha lasciato il nulla cosmico in frigo.
Milioni di bagagli da disfare in giro per casa trasformata in un campo per rifugiati, la casella email che sembra reduce da un pranzo domenicale dalla nonna siciliana, le piante in giardino diventate carnivore per istinto di sopravvivenza e ventordicimila cose da fare/sistemare/rinegoziare risolte in un “lo faccio domani”. Nel frattempo l’appartamento diventa il set di “sepolti in casa” e le tue ore di sonno diminuiscono in maniera inversamente proporzionale ai tuoi contatti sociali/umani.
Già. “Il gallo ha cantato e settembre è arrivato”, come mi diceva il nonno, per ricordarmi l’inizio del nuovo anno scolastico .
Ma, dopo mesi di montagne russe emotive e pit stops esistenziali, oggi inizia per me una nuova fase della mia vita. Le novità le scoprirete presto ma nel frattempo voglio augurare a tutti, una ripartenza boltiana.
Mi raccomando, vi aspetto sul podio.