Primo lunedì del 2016: il giorno più triste dell’anno secondo un’insolita equazione matematica dello psicologo Cliff Arnall.
Dieci gradi (anche se io ne avverto sempre una decina in meno) e una lista da scrivere. In questi giorni ho letto diversi buoni propositi, sfogliato riviste in cui si parla continuamente di come perdere i chili dopo le feste e ascoltato e riascoltato di progetti e desideri che ogni anno si rimandano al successivo; io ho deciso di non fare un elenco dei miei, non perché io sia in ritardo (non sarebbe una novità) ma perché piuttosto che passare il mio tempo a organizzare e analizzare il futuro, preferisco viverlo: non cosa ma come, è la mia filosofia.
Il 2015 è stato per me l’anno dell’accumulo: oggetti, chili, persone, traslochi da città e case diverse, impacchettando continuamente vestiti e sentimenti, che ancora devo tirare fuori dalle valigie sparse per casa.
Oggi ho deciso di disfarle e iniziare il mio nuovo anno facendo ordine, nell’armadio e nella mia vita.
La parola dell’anno sarà per me “coraggio”, di prendere coscienza: di ciò che conta davvero e di ciò che invece non serve; di cosa voglio circondarmi e di cosa voglio lasciarmi alle spalle; coraggio di selezionare, riesaminare ed escludere. Tocca rivalutare il peso del passato per cambiare il futuro.
Insomma, dalla gonna rosa fluo (che necessita uno stroboscopio per guardarla) ai sentimenti e rapporti “marciti” come mele d’estate, è arrivata l’ora di individuare gli scheletri nell’armadio e buttarli via.
Quindi buon ANNO NUOVO a tutti: che porti davvero, come si è soliti augurare, una VITA NUOVA, a chi la desidera.
Dress: Flavio Castellani
Makeup: Chanel
Jewels: Lola&Grace