Arrivi davanti queste grandi vetrate vintage,
posi il cappotto dentro una Red Box, l’iconica cabina telefonica inglese e ti ritrovi sul set della cena di fidanzamento di Carrie e Big.

Qui, dove sembra di essere in un loft di Manhattan ma si è a due passi dall’Arena di Verona, tra piante verdi come l’imbottitura di sedie e divani, arredamenti di stile industriale con pavimento in legno, pareti che richiamano il cemento e lampadari in ferro che pendono dal soffitto con le travi di legno a vista, si trova la magica atmosfera dello Yard, il primo ristorante con cucina internazionale di Verona.

Accanto all’ampia cucina a vista, è collocata una piccola roulotte dove vengono serviti drink e cocktails ricercati e squisiti.
Un menù degno di un vero globetrotter dall’antipasto al dolce, attraverso un viaggio nei sapori internazionali che va da piatti orientali come noodles e dumplings, a piatti della tradizione americana fino a ricette francesi e cucina italiana.
Il mio itinerario gastronomico è iniziato con dei cannoli croccanti con tartare di tonno, sesamo e riduzione al miso, molto buona ma soprattutto equilibrata nei sapori e nella composizione.


Ste invece ha provato un piatto fusion tra tradizione iberica e italiana, la Smoked burrata & Anchovies, burrata affumicata con acciughe, cosciotto iberico e marmellata di cipolla.
Il viaggio in Oriente prosegue e non potevo non provare i miei adorati dumplings, ravioli cotti al vapore e serviti in un cesto di bamboo a base di verdure: incredibili!

A seguire, consigliati dal simpaticissimo responsabile di sala, ci siamo inoltrati nella tradizione a stelle e strisce con uno scenografico quanto buono 50oz Tomahawk, un taglio americano da 1,6 kg.
L’unica volta che Ste è stato così felice è stato per l’ultimo scudetto del Milan 😆 (alias ve la consigliamo assolutamente).

Io, da buona fish lover, di (cog)nome e di fatto,
ho rifatto le valigie e sono tornata in Giappone, con un Tataki tuna ai due sesami su maionese al lime e un Lobster sushi, con un intero astice cotto al vapore, zucchine in tempura e caramello al pachino con avocado; tutto servito con salsa teriyaki e caviale vegetale.
Materie prime d’eccellenza, cotture perfette e abbinamenti ricercati e creativi, degni di un ristorante stellato.
Quindi quando vi decidete a dargli la stella?



Per concludere, si torna in Italia, con un Amaretto semifreddo, servito con crema inglese alla vaniglia ed il fantastico quadro di sapori della Vegan walnuts cake, una torta vegana alle noci, profumata all’arancia, con meringa di acqua faba.



La cantina dello Yard è incredibilmente ricca, un viaggio per il globo dal bianco al rosé, dallo spumante allo champagne, dal territorio e dal mondo, ma sono i cocktail il punto forte del ristorante, infatti ogni tavolo preferisce provarne qualcuno piuttosto che abbinare semplicemente del vino.
Per la nostra cena abbiamo scelto due signature cocktails, Ocean Drive e 1st Avenue; grazie all’utilizzo sapiente di erbe aromatiche e spezie che li rendono freschi e leggeri, sono adatti sia per un cocktail che per accompagnare carne e pesce.



Bene, il nostro giro del mondo in una cena è finito.
Adesso tocca voi, fate le valigie e prendete l’aereo dello Yard restaurant a Verona per scoprire le tradizioni culinarie da Occidente a Oriente, attraverso una rivisitazione d’eccellenza e creatività.
Buon viaggio.
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