Ho sempre scritto sugli altri e per gli altri, su di me mai nulla, quindi cercherò di farlo in maniera meno usuale e noiosa possibile, evitando i comuni identikit da “soliti ignoti”. Mi presento: nome strano, cognome strano, ragazza strana. Sono cresciuta tra vestitini a pois e ginocchia sbucciate, misurandomi l’altezza con il mio pianoforte, che, ahimè, ho superato non di molto. Ho fatto della musica la Calliope della mia vita, scrivendo sempre in compagnia delle note di Beethoven, mio musicista del cuore. Insieme alla mia passione per la musica si è aggiunto l’interesse, diventato quasi morboso con l’avanzare degli anni, per quella che, come scriveva George Bernard Shaw, è “soltanto un’epidemia creata ad arte”, cioè la moda, ma non quella sui manichini dei negozi, o sui fashion magazines. Oggi proverò a spiegare cosa rappresenta realmente la moda per me e come è cambiata la mia visione nel corso del tempo. All’epoca del liceo pensavo alla moda come una regola, giusta o sbagliata che fosse, da seguire a tutti i costi: comprare l’abito della griffe più in voga, imitare le grandi icone di stile e sognare di diventare qualcun altro. Tuttavia, ad un certo punto mi sono resa conto che non avevo bisogno di guardare altrove, ma dentro di me: sì, perché la moda è l’espressione della propria interiorità, e non il riflesso delle aspettative altrui. Non ero più schiava di norme e regole, ma libera di essere me stessa. Credo che la moda sia questo, libertà di essere, un modo per esprimere ciò che siamo, il nostro stato d’animo in una determinata circostanza, la nostra voglia di dire “ehy, ci sono anch’io”. È una forma d’arte in cui il nostro corpo è simile ad una tela su cui dipingere noi stessi attraverso gli abiti che più ci fanno sentire bene. Siamo noi i veri stilisti della nostra vita. E allora perché tanta paura di distinguersi? Non bisogna essere prigionieri delle mode, fugaci e passeggere, ma trarre ispirazione da esse; la parola d’ordine è sperimentare, e trovare lo stile più adatto a comunicare il nostro modo di essere. Lo scopo del mio blog è proprio aiutarvi a farlo, e se questo significa essere una fashion blogger, allora “yes, I am”. Voi che ne pensate?

Bella introduzione e concordo, il vero punto è la ricerca di uno stile personale. La moda, rimane in realtà solo una tavolozza in sottofondo da cui farsi ispirare e da cui attingere gli elementi che nella nostra visione ci consentono una più attinente e autentica espressione di noi stessi. 😉
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