Parigi, città dell’amore, della Torre Eiffel, degli eclair e dei croissant appena sfornati…e adesso anche la città del senza glutine! Che sorprendente scoperta!
L’ultima volta ero stata a Parigi da divoratrice di glutine e quindi stavolta, dopo la diagnosi e la gravidanza, sono partita con la tristezza di sapere che non sarei potuta tornare nei miei posti preferiti (per nulla gluten free) e che non avrei potuto mangiare baguette ed eclairs che tanto amavo.
Beh, mi sbagliavo, perché Parigi è davvero una meta incredibile per i celiaci e ci sono tantissimi posti gluten free o che hanno valide alternative senza glutine e senza contaminazione.
Trovare un posto dove fare colazione o pranzare senza glutine a Parigi è molto facile, ma trovare un posto dove cenare è più difficile, poiché molti dei ristoranti e caffè gluten free non sono aperti per cena, motivo per cui consiglio (come abbiamo fatto noi) di soggiornare in un appartamentino e prepararsi la cena. I supermercati sono fornitissimi di ogni tipo di prodotto senza glutine e in questo modo oltre che essere certi di mangiare bene (e senza contaminazioni), si risparmia parecchio.
A tal proposito una cosa che mi ha colpita negativamente di Parigi è il costo della vita che nell’ultimo anno è praticamente triplicato e che risulta essere anche tre volte superiore a quella della mia città, Milano, già considerata tra le più care d’Europa.
Mangiare fuori, visitare i luoghi principali (musei, gallerie, etc), spostarsi con i mezzi pubblici, dormire e persino bere un caffè ammirando le bellezze della città è costoso. Un esempio eclatante è la bottiglietta d’acqua che costa circa 3 euro, ovunque.
Per tre persone si spendono circa 600 euro al giorno, senza contare i voli, anche quelli abbastanza alti se non si vuole atterrare nel nulla (aeroporto di Beauvais) o viaggiare ad orari poco family friendly.
Il nostro viaggio nel sans gluten è iniziato in una boulangerie, simbolo della città delle baguette appena sfornate, nel famoso quartiere Le Marais, Chambelland, nell’11 ° arrondissement che ora sta diventando sempre di più il quartiere di moda tra i parigini e non solo. È una zona fantastica in quanto non è lontana da Canal street Martin, quindi dopo aver assaggiato ogni prelibatezza dolce e salata si può andare a piedi al canale a fare una lunga passeggiata “digestiva”.
La piccola e graziosa sala da pranzo arredata con tavoli e sedie vintage degli anni ’50 e ’60, ti invita a degustare l’atmosfera parigina insieme ad un ottimo cappuccino, anche vegano, come la maggior parte della produzione di questo posto meraviglioso.
Mi ricordo bene che sapore aveva il pane di grano ed quello di Chambelland non ha nulla da invidiare a nessun panificio non gluten free. Tanti amici di Parigi infatti mi raccontano che, nonostante non siano celiaci, amano questo forno, i dolci e soprattutto le tantissime tipologie di pane che produce.
Le loro farine sono homemade, macinate nel loro mulino e ciò garantisce farina senza glutine e senza contaminazioni. Forniscono inoltre le loro farine biologiche a molti altri panifici e pasticcerie della città.
Ho avuto il piacere di festeggiare il mio compleanno con la mia famiglia in questo paradiso per celiaci (e non) e posso dire di non aver mai mangiato nella mia vita (anche quella precedente alla mia diagnosi di celiachia) una torta così buona. Abbiamo preso una Layer ai frutti di bosco, interamente vegetale. La panna di mandorla è qualcosa di indescrivibile. Persino uno scettico e conservatore come Stefano è rimasto colpito dalla bontà di questa torta. Ne ho mangiato praticamente metà da sola (ed era unatorta per sei persone)
Se visitate Parigi dove assolutamente provare le loro specialità ed in particolare les chouquettes (le mie preferite in assoluto per la colazione), le tartelette Marquise de Popincourt, la buonissima focaccia con le olive ed il pain de sucre con le gocce di cioccolato.







Per la cena come dicevo si ha difficoltà a trovare dei posti senza glutine aperti allora ci si può rifugiare in uno dei localini che hanno alternative senza glutine.
Un posto che ci ha convinti e che consiglio per la qualità delle materie prime utilizzate, un servizio impeccabile e ottime opzioni anche vegan è OBU, Organisation Des Burgers Unis, a pochi passi dalla Gare de L’Est.

Il menu offre un’interessante selezione di hamburger ispirati alle diverse cucine di tutto il mondo. Tutti i nostri hamburger erano davvero gustosi e ben cucinati, sotto i nostri occhi dato che la piccola cucina a vista era proprio accanto al nostro tavolo. Le patatine sono incredibili.



Il personale molto attento e premuroso. Per i celiaci, informate il servizio e chiedete di avere l’hamburger senza pane e possibilmente cotto separatamente per evitare contaminazioni. La loro salsa della casa è super. Provate anche la loro limonata homemade, ci è piaciuta tantissimo!
